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Video: Tutti i cittadini sono di serie A

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A voi il video del mio ultimo intervento in Senato durante la discussione generale sul Decreto Stupefacenti:

MONTEVECCHI (M5S). Signora Presidente, prima di entrare direttamente nel merito del provvedimento e in particolare in merito all’articolo 3, che riguarda l’utilizzo dei farmaci cosiddetti off-label, desidero fare una precisazione: nella ricostruzione fatta dal senatore Bianco manca un passaggio in merito alla vicenda di Avastin e Lucentis. Ovvero si è infatti dimenticato di dire che nel settembre 2012 il decreto Balduzzi prevedeva una deroga alla cosiddetta legge Di Bella, secondo cui, se il costo del farmaco fosse stato almeno della metà e l’AIFA avesse considerato il farmaco sicuro, si sarebbe potuto utilizzare il farmaco off-label, ovvero non registrato, anche in presenza di un farmaco equivalente registrato.

Nel novembre dello stesso anno, quando il decreto fu convertito, sparì magicamente questo punto e ancora ci stiamo chiedendo il perché. Inoltre, sempre in merito alla vicenda di Avastin e Lucentis, vorremo anche far notare che il Movimento 5 Stelle nel maggio del 2013 ha depositato un’interrogazione in merito, interrogando il Ministro e chiedendole di quantificare l’ipotetico danno a carico del Sistema sanitario nazionale. A questa interrogazione non è mai stata data risposta. Il Ministro ha invece preferito rispondere a interrogazioni presentate alla Camera dei deputati, che non entravano nel merito della quantificazione del danno. Inoltre il Ministro, anche nelle successive audizioni e in tutte le dichiarazioni rilasciate in merito al caso Avastin-Lucentis, si è sempre dimenticata di citare l’Organizzazione mondiale della sanità – vedo che tale dimenticanza ha colpito anche il senatore Bianco – poiché tale organismo aveva già raccomandato l’ utilizzo di Avastin.

Ci si chiede come mai nel provvedimento sia assente l’Organizzazione mondiale della sanità come organo in grado di dire una parola autorevole in merito all’utilizzo o meno di un farmaco non registrato. Per sanare questa mancanza abbiamo presentato un emendamento. Ma se, come si dice, su questo decreto-legge verrà posta la questione di fiducia – ahimè! – esso si perderà nella notte dei tempi e, con esso, la grande occasione di avere un provvedimento molto buono. Così non sarà, forse. Questo in merito alla vicenda Roche e Novartis che, lo vorrei ricordare, nel solo 2012 si calcola abbia comportato maggiori oneri al Servizio sanitario nazionale per oltre 600 milioni di euro. Se calcoliamo che questa vicenda si va protraendo, se non erro, dal 2007 fate voi il conto di quanto ci è costata.

Dalla modifica apportata al testo, così come è stata operata alla Camera dei deputati, ci si aspetta una maggiore autonomia nella possibilità di operare scelte terapeutiche utilizzando anche farmaci cosiddetti off-label.

Riagganciandoci alla vicenda che ha coinvolto Roche e Novartis, considerata paradigmatica, possiamo affermare che finora abbiamo avuto dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B. Abbiamo cioè avuto una parte di persone che hanno potuto accedere al trattamento in regime pubblico che però, per le lungaggini nell’erogazione delle prestazioni, hanno subito un danno alla propria salute (ricordo che alcune di queste persone, addirittura, sono diventate cieche).

Noi crediamo che in un Paese che si professa civile, democratico e garante della tutela del cittadino vedere un Ministero che assiste passivamente al perpetrarsi di questa situazione di chiara diseguaglianza nel trattamento, nell’accesso ai trattamenti sanitari, sia una cosa vergognosa.

Siamo contenti che questo decreto-legge ponga una pezza alla questione e, in qualche modo, la redima. Ci teniamo però a sottolineare che ci si è, ancora una volta, dimenticati dell’Organismo mondiale della sanità e dell’opportunità di delegare ad esso l’autorizzazione all’utilizzo di un farmaco non registrato prevedendo che AIFA recepisca solamente il parere dell’Organizzazione mondiale della sanità solo per questi fatti esclusivi. (Applausi dal Gruppo M5S).

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1 Commento

  1. Grazie Miki, per la tua capacità di sintetizzare i miei tanti, troppi, ragionamenti, deduzioni, sospetti etc etc, e per tanto altro ancora TVTB

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