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Legge di Stabilità: Evidente prova di schizofrenia mentale!

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La Legge di Stabilità? Un taglia e cuci irrazionale, con risorse spostate da una parte e dall’altra senza un apparente motivo logico. Ecco il video dove denuncio tutto questo direttamente in faccia a Gasparri:

MONTEVECCHI (M5S). Signor Presidente, sorvolerò sullo stato di schizofrenia mentale che ha caratterizzato i lavori di questa legge di stabilità qui in Senato, perché i colleghi che mi hanno preceduto hanno rappresentato ampiamente e in modo esaustivo lo spettacolo al quale abbiamo assistito ed al quale continuiamo ad assistere durante l’esame di questo provvedimento in questo ramo del Parlamento.

Mi voglio soffermare, invece, su alcuni punti. Al comma 9 del testo del maxiemendamento il Governo si ricorda dell’esistenza di una Costituzione. Il comma infatti inizia proprio dicendo: «In attuazione dell’articolo 9 della Costituzione» – che, ricordiamo, richiama il nostro dovere di tutelare il nostro patrimonio artistico e paesaggistico – «al fine di assicurare le risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale, è istituito nello stato di previsione del MIBACT il fondo per la tutela del patrimonio culturale con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro».

Andiamo poi a leggere nelle Tabelle che la missione «tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», rispetto alle previsioni assestate per l’anno finanziario 2014, subisce un decremento complessivo di 98.594.624 euro.

Si istituisce dunque un fondo per la tutela del patrimonio culturale e si taglia la medesima somma dalla missione per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali e paesaggistici. Questo secondo me è un evidente stato di confusione mentale perché già questi soldi c’erano nella missione. Che bisogno c’era allora di istituire questo fondo? Aspetto delle risposte. Ma andiamo avanti.

Al comma 134 il Governo stanzia 10 milioni di euro per l’ente INVALSI, con buona pace delle centinaia di migliaia di insegnanti, di studenti e di genitori che vivono la scuola e che sanno quanto questo test sia, oltre che inutile, dannoso, perché gli esiti di questo test non rispecchiano assolutamente, né il merito, né i progressi fatti da un studente nel suo percorso di apprendimento.

Bene, questo Governo stanzia 10 milioni all’ente INVALSI, che poi, mesi fa, fu anche colpito da un qualche scandalo. Dove va a prendere questi 10 milioni? Siamo andati a vedere la copertura. Li va a prendere da soldi che derivano da una norma (ovvero la spending review dell’agosto 2012), che sopprimeva le contabilità speciali degli istituti di istruzione e prevedeva che questi soldini finissero nelle casse del bilancio dello Stato. Si prevedeva però anche altro: si prevedeva che questi soldini fossero riassegnati ai capitoli relativi alle spese per il funzionamento delle scuole iscritte nello stato di previsione del MIUR (funzionamento delle scuole). Si prevedevano 100 milioni per l’anno 2013; 100 milioni per l’anno 2014; 100 milioni per l’anno 2015. Mi ricordo, però, che nella scorsa legge di stabilità abbiamo assistito solo a tagli nel comparto della scuola. Allora ci chiediamo: questi 100 milioni dove sono finiti? Quelli di questo anno probabilmente finiranno nel piano della buona scuola; quindi finiranno per finanziare una serie di norme e di provvedimenti che ancora non esistono e che sono solamente a livello di annunci.

Concludo, signor Presidente, e la prego di lasciarmi il tempo (un minuto di tempo). Al comma 169 il Governo stanzia 200 milioni annui, a partire dal 2015, per le scuole paritarie. Quindi, al comma 9 del maxiemendamento il Governo si ricorda della Costituzione; al comma 169 invece – oplà – il Governo si dimentica della Costituzione. Il Governo si dimentica dell’articolo 33, che recita che enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato, perché le scuole paritarie già percepiscono finanziamenti dai Comuni e dalle Regioni. Una volta ci si ricorda della Costituzione e una volta la si dimentica, a seconda dei casi e delle necessità.

L’appello è che i nostri colleghi della Camera dei deputati riescano a correggere e a migliorare, se si può, questo testo e a fare in modo che in esso si rispetti la Costituzione. (Applausi dal Gruppo M5S).

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