La riforma della “Buona Scuola” di Renzi? Ho ribadito in Senato, di seguito potete vedere il video, come questo provvedimento sia il perfetto prodotto commerciale di un governo più intento a sbalordici a colpi di nomi fantasiosi e slide pirotecniche piuttosto che a produrre qualcosa di valore per i cittadini:
MONTEVECCHI (M5S). “Signora Presidente, desidero intervenire in merito ai comunicati stampa usciti in seguito alla recente trasmissione televisiva «Presa diretta», in cui il giornalista ha confezionato una puntata contenente motivi di critica al piano di riforma della scuola, che vorrebbe portare avanti il Governo Renzi, e che è stata oggetto di risposte piccate e stizzite, a nostro avviso fuori luogo. Vorrei ricordare che i finanziamenti destinati all’edilizia scolastica, come priorità nazionale, erano già stati predisposti dalla precedente legge di stabilità e che lo sblocco dei fondi è stato voluto dall’allora Governo Monti, sulla base dello sblocco delle risorse dei Comuni dai vincoli del Patto di stabilità, per un valore di 244 milioni di euro. Quindi, quantomeno per garbo istituzionale, quando sono state presentate le linee programmatiche, si sarebbe dovuto dare atto di quanto fatto da un Governo precedente. Vorrei ricordare poi, sempre in merito all’edilizia scolastica, che dei fondi destinati al progetto scuole sicure – parliamo di tre progetti diversi: scuole belle, scuole sicure e scuole nuove – che sono i più importanti perché parliamo di interventi strutturali sugli edifici, quindi non interventi di decoro o tesi alla piccola manutenzione, ebbene, di questi 400 milioni finora sono stati erogati e destinati solo 44 milioni. Infine, nei comunicati stampa – e concludo – si lamenta la mancanza di contraddittorio all’interno della puntata. Ebbene, vorrei ricordare a questo Governo che lamenta la mancanza di contraddittorio… Vorrei ricordargli, dicevo, che sono mesi che noi lamentiamo la mancanza di contraddittorio nell’ambito del tour fatto all’interno delle scuole italiane da parte del Governo (Applausi dal Gruppo M5S); una mancanza di contraddittorio nell’esclusione degli studenti in questa consultazione all’interno del tour sulla buona scuola, nonché la blindatura del Ministero dell’istruzione, con agenti in tenuta antisommossa, per bloccare gli insegnanti desiderosi solamente di depositare delle mozioni che contenevano critiche al progetto sulla buona scuola. Ecco, allora, che la mancanza di contraddittorio non sta tanto all’interno di «Presa diretta», ma sta nel Governo, che sono mesi, è dall’inizio del suo insediamento per opera di Renzi, che non ascolta le minoranze, non ascolta i cittadini e non ascolta gli operatori”. (Applausi dal Gruppo M5S e della senatrice Mussini).
L’ha ribloggato su L'attivista a 5 stelle Zena-News.