29 maggio 2012, ore 9. Una nuova scossa di terremoto.
Lo sciame sismico aveva iniziato a manifestarsi, lento ma inesorabile, già giorni prima. Ancora per diverso tempo continuerà a tormentare l’Emilia Romagna, assieme ad altri tragici eventi che si abbatteranno sulla mia terra.
Oggi voglio ricordare tutte le vittime e complimentarmi con i miei conterranei perché, nonostante l’evento traumatico, sono stati capaci di resistere, di reagire e di risollevarsi con grande spirito di sacrificio. Non si sono fatti abbattare, ma sono andati avanti. Grazie.
Ma non ci fermiamo qui. Il nostro impegno è concreto e continuo. Proprio in queste ore abbiamo appreso che la Regione, con una decisione unilaterale, taglierà i contributi per la casa ignorando i problemi dei cittadini terremotati.
Ci siamo già attivati depositando una interrogazione, e valuteremo i prossimi passi per tutelare i cittadini emiliani che, a maggior ragione dato il coraggio dimostrato, si meritano altrettanta levatura morale, massimo supporto e massima vicinanza da parte delle istituzioni:
MONTEVECCHI (M5S). Signora Presidente, intervengo come cittadina emiliano-romagnola, come portavoce della mia collega Bulgarelli, anche lei cittadina emiliano-romagnola, e a nome di tutto il Gruppo del Movimento 5 stelle. Anche noi ci vogliamo unire al ricordo delle vittime di quel tragico 20 maggio, a cui – lo voglio ricordare – è seguita un’altra scossa fortissima, dopo solo nove giorni, quando ancora tutti eravamo sotto shock per quello che ci era accaduto ed eravamo in balia di numerose scosse, che hanno composto il lunghissimo sciame sismico, che in quei giorni ha scosso tutti i territori di quell’area e anche Bologna.
Vorrei ricordare che, dopo questi fatti tragici, la nostra terra è stata purtroppo colpita da altri fenomeni tragici: un’alluvione, una tromba d’aria, una grandinata e una nevicata fuori dal comune. Nonostante questo, i cittadini emiliano-romagnoli si sono rimboccati le maniche e si sono risollevati. Dunque oggi, oltre a ricordare le vittime, vorrei dire grazie ai miei conterranei e ai miei concittadini, che con grande spirito di sacrificio e con quella intraprendenza che sempre li ha contraddistinti, non si sono abbattuti di fronte a questa serie di calamità che hanno colpito la nostra terra e sono andati avanti.
Chiaramente anche noi auspichiamo che le misure che hanno accompagnato le popolazioni in questi anni siano prorogate, per continuare ad aiutarle, nell’opera di ricostruzione, non solo materiale e territoriale, ma anche del proprio vivere, del proprio sentire, del proprio sentimento, perché un terremoto scuote il territorio, ma ancora di più scuote la spiritualità delle persone e la loro stabilità emotiva e psicologica.
Auspichiamo che, nel fare questo, le istituzioni mettano a favore di queste popolazioni delle risorse concrete e soprattutto che si assumano la responsabilità di monitorare il percorso di queste risorse, in particolare in un momento come questo, in cui noi sappiamo e leggiamo in continuazione che – ahimè – spesso le risorse destinate dallo Stato non arrivano alla meta per la quale erano state pensate. Auspico quindi che si faccia in modo che queste popolazioni non paghino due volte le conseguenze di quelle tragedie.(Applausi).