“Palermo arabo normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” sono state inserite nella lista Unesco del Patrimonio dell’Umanità. Per quanto riguarda Palermo è stato individuato un percorso formato da nove luoghi: il Palazzo Reale, la Cappella Palatina, le chiese di San Giovanni degli Eremiti, Santa Maria dell’Ammiraglio-Martorana, San Cataldo, la Cattedrale, il palazzo della Zisa, la Cuba e il Ponte dell’ammiraglio.
Le motivazioni risiedono innanzitutto nella storia di questa città vissuta da popolazioni diverse che hanno saputo lasciare segni evidenti e duraturi della loro presenza, influenzando la vita culturale e religiosa della sua popolazione in modo indelebile e promuovendo la convivenza tra stili architettonici e modi di vivere diversi tra loro.
Per la Sicilia, che ha già diversi luoghi iscritti nella lista dell’Unesco, si apre l’ulteriore possibilità di unire le strade del turismo e della cultura. In un territorio dove negli ultimi sei mesi sono crollati due ponti stradali – l’ultimo qualche giorno fa – è un’occasione davvero unica di programmare un utilizzo del territorio consapevole e funzionale.
Approfondimenti:
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) è un’ente che ha come obiettivo la promozione della pace attraverso la cultura, l’istruzione, la comunicazione e l’informazione.
La lista dei Patrimoni dell’Umanità a cura dell’Unesco raccoglie aree di eccezionale interesse dal punto di vista culturale o naturale. L’ente può decidere di stanziare fondi adeguati per la conservazione dei luoghi e dei siti inseriti nell’elenco. L’Italia è il paese con il maggior numero di siti presenti nella lista, seguita dalla Cina.