*COMUNICATO STAMPA*
I membri del Movimento 5 Stelle della 7° Commissione (Cultura e Istruzione) hanno depositato al Senato un’interrogazione, prima firma Montevecchi, chiedendo che venga fatta luce, anche attraverso apposita indagine interna, sulla gestione dei contributi erogati per gli interventi di restauro -in particolare dopo il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012-, sulle valutazioni della cosidetta performance dei dirigenti e sui processi di riqualificazione del personale MiBAC.
«La trasparenza è uno dei principi cardine del Movimento 5 Stelle» afferma Michela Montevecchi, prima firmataria. «La necessità di aumentare la comunicazione e l’apertura tra istituzioni e cittadini è uno dei nostri obiettivi principali, ed è per questo che insisteremo con il Ministro per utilizzare tutti i canali a disposizione, prioritariamente il web e le nuove tecnologie, per aumentare la trasparenza» conclude la prima firmataria.
Secondo il Decreto Legge numero 33 del 2013 la «trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche». Si sono verificate documentabili opacità nella gestione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nella fattispecie riguardanti:
· l’assegnazione e l’ammontare dell’importo di contributi erogati – in particolare dopo il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012 – per l’assegnazione di interventi di restauro; tali dati, infatti, come le gare d’appalto in corso e quelle già assegnate, contrariamente a quanto avvenuto, avrebbero dovuto essere divulgati, in conformità a quanto stabilito dal decreto legislativo sulla trasparenza, nel sito internet della Direzione regionale dell’Emilia-Romagna;
· sulla valutazione della cosiddetta performance dei dirigenti: la valutazione dei dirigenti di 2ª fascia avviene attraverso la Direzione regionale, contravvenendo – a giudizio degli interroganti – ai più elementari principi che sottostanno al conflitto di interessi; in secondo luogo nulla trapela delle valutazioni dei dirigenti in riferimento agli obiettivi raggiunti e all’ammontare dei premi annuali in denaro effettivamente distribuiti il cui importo è calcolato ed erogato in modo consequenziale al giudizio;
· sui processi di “riqualificazione” del personale MiBAC per mezzo dei quali è stato possibile migliorare la propria posizione lavorativa ed economica sia all’interno della propria area di appartenenza, sia, in un secondo tempo, da un’area inferiore a una superiore (dalla carriera esecutiva dell’area II cioè, a quella III, direttiva del funzionario). Tali processi sono avvenuti per gli “interni” eludendo i più elementari criteri meritocratici e addirittura aggirando l’assenza del titolo di studio richiesto mercé una attestazione del dirigente sulle mansioni svolte dal candidato nel tempo; in concomitanza sono state assegnate numerose consulenze esterne lautamente retribuite per incarichi affini all’area III funzionari (architetti, restauratori, ingegneri).
I parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono al Ministro Bray di intervenire al più presto per ristabilire il rispetto dei principi di trasparenza ed equità.
Qui il link con l’interrogazione:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=714328