MONTEVECCHI (M5S). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MONTEVECCHI (M5S). La Galleria di ingresso dell’Accademia delle belle arti di Bologna si fregia da secoli di una collezione di rarissime statue in gesso e di rilievi, ispirati ai grandi capolavori del passato: una collezione preziosa, perché unica al mondo. Inoltre, la Galleria, nota appunto come Galleria dei gessi, aveva una prospettiva – avrebbe, e si spera avrà – talmente stupefacente da essere stata immortalata da tanti artisti.
Qualche giorno fa è comparsa magicamente nella Galleria una struttura destinata ad ospitare la portineria dell’Accademia. Ascoltate bene: la struttura è posizionata contro una delle pareti davanti ai fregi, che ingloba, e alcuni dei quali sono tagliati visivamente da spazzole che ne intersecano le fattezze. Vi invito a guardare le foto sul Web: un orrore, tanto più se si considera che siamo all’interno di un luogo deputato per eccellenza alla promozione delle arti.
Sarebbe ora interessante capire se questa operazione scellerata sia stata autorizzata dal neo magnifico presidente del CDA dell’Accademia e dal sodale direttore o se entrambi fossero all’oscuro del diabolico piano. In entrambi i casi un fatto è certo: è gravissimo quanto è accaduto.
Tutto questo ci ricorda un passaggio del saggio di Bruno Zanardi, apparso sulla rivista bolognese «il Mulino», nel febbraio 2012, nel quale scrive: «Molti hanno detto che la grandezza di Totò sta nell’aver immortalato tutti i tic e le fragilità dei comportamenti degli italiani, comportamenti strutturali tali perciò da essere purtroppo ancora parte del nostro vivere civile, così da potersi legittimamente chiedere se l’Italia sia ancora oggi un Paese colmo di principi, ma con mezzo baffo, come Totò in «Miseria e nobiltà»; vale a dire chiedersi se l’Italia, ad oggi, sia un Paese con un ceto dirigente in molti casi intento a svolgere la propria funzione più per forma che per sostanza, più per ruolo che per competenza, cioè con un mezzo baffo. (Applausi dal Gruppo M5S).