L’arena eventi Campovolo di Reggio Emilia è entrata nella graduatoria del bando regionale per la valorizzazione delle aree naturali e del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna. Il progetto, presentato da Aeroporto Reggio Emilia spa, avrebbe ottenuto un finanziamento di 1,7 milioni di euro.
Va considerato che al bando hanno partecipato numerosi progetti di valorizzazione e recupero di monumenti importanti e di valore storico e artistico, tra cui palazzo Farnese di Piacenza e le antiche mura di Ferrara, ma tra i finanziamenti più cospicui compare quello concesso all’arena, che avrebbe ottenuto il 33 per cento dei 4,9 milioni di euro di spesa ammessi, come riporta un articolo de Il Resto del Carlino del 3 settembre 2017, dal titolo “M5S: ‘la Regione favorisce i soliti’. Lega: ‘E l’anfiteatro romano?'”.
L’articolo spiega anche che non hanno ottenuto alcun finanziamento i progetti per gli interventi sul patrimonio terremotato di Mirandola, sul vulcano di Tredozio o sui castelli di Bianello e Torrechiara.
In ogni caso, a prescindere da ogni valutazione sui possibili interessi economici dei soggetti coinvolti nell’operazione, appare inspiegabile la scelta di far rientrare l’arena tra i beni artistico-culturali al pari di altri beni di comprovato valore culturale finanziati con importi inferiori o perfino esclusi. Su questa vicenda Michela Montevecchi ha presentato un Atto di sindacato ispettivo in cui chiede al ministro Franceschini «quali iniziative intenda adottare affinché venga verificato il valore artistico e culturale dell’arena eventi Campovolo, rendendo noti eventuali pareri della Soprintendenza competente».