“Signor Vice Presidente, colleghi, ministro Saccomanni, visto che ho la fortuna che lei è ancora presente in Aula, le chiedo di trattenersi qualche minuto per ascoltarmi.Questa mattina Enrico Letta ha «cinguettato», e pare abbia posto fine, con il suo cinguettio mattutino, alla vicenda della restituzione dei 150 euro percepiti nel 2013 dagli insegnanti e derivanti dallo sblocco degli scatti. Questa misura pare sia stata decisa nel corso di una riunione tra il presidente del Consiglio Enrico Letta, lei, ministro Saccomanni, e il ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza, alla quale spero lei abbia rivolto le proprie scuse per quella risposta con quel tono ironico, abbastanza fuori luogo.Tutto è bene ciò che finisce bene. Tuttavia, ci sono considerazioni da fare in merito alla vicenda.Nel 2008 il blocco degli scatti è introdotto dall’allora ministro Tremonti. È un blocco previsto per gli anni 2010-2011-2012, successivamente confermato da Monti. Infine, nel 2013 (poiché il 2013 non era un anno previsto per il blocco), si crea un vuoto normativo. All’indomani delle vacanze estive, il 4 settembre, il nostro Presidente della Repubblica, rinvigorito dalla pausa estiva, emana un decreto che prevede che tali disposizioni, cioè il blocco, permangano per tutto il 2013. Questo ingenera il caos che abbiamo visto.Mi chiedo: ma voi Ministri comunicate tra voi? Parlate? Vi incontrate? Date luogo a strategie? Altrimenti, che fate quando vi incontrate? Questa mancanza di coordinamento e di comunicazione, questo pasticcio, ancora una volta rischiava di riversarsi sulle spalle dei cittadini. Allora, raccomando più attenzione, più responsabilità e più memoria: la memoria che ci fa ricordare che ogni decisione che noi prendiamo e ogni nostra azione ha un impatto sulla comunità.” (Applausi dal Gruppo M5S).
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