È nelle Accademie di Belle Arti italiane che sono nati i primi corsi a livello universitario di “restauro dei beni culturali”, a seguito della Legge n. 508/1999.
La Legge 14 gennaio 2013 n. 7, ha introdotto la previsione di una distinta prova d’idoneità con valore di esame di Stato abilitante per i diplomati delle Accademie di Belle Arti nei corsi di restauro.
In particolare, è stata introdotta una prova a cui può accedere chi ha acquisito la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali e una prova di idoneità distinta, da svolgersi presso le sedi dei corsi di secondo livello, a cui accede chi abbia conseguito il diploma accademico di primo livello in restauro delle Accademie di Belle Arti, nonché la laurea specialistica o magistrale, ovvero il diploma accademico di secondo livello in restauro delle Accademie di Belle Arti, includendo pertanto anche quelli che hanno conseguito il Diploma accademico di restauro alla data del 30 giugno 2012, purché iscritti ai relativi corsi alla medesima data del 30 giugno 2012.
Tuttavia ad oggi il Decreto di regolamentazione delle prove di idoneità non è stato ancora emanato causando conseguentemente numerosi disagi ai potenziali restauratori in possesso di diploma di laurea. Questo inspiegabile ritardo impedisce la partecipazione a procedure di selezione pubblica.
Anche il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio avrebbe intimato al Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) di emanare i decreti necessari.
Abbiamo chiesto al Ministro Dario Franceschini quali siano i motivi del ritardo per l’emanazione del decreto e se i Ministri interrogati non intendano intervenire, in modo tempestivo e nell’ambito delle proprie competenze, emanando il decreto suddetto al fine di colmare in tempi brevissimi questa evidente lacuna normativa e risolvere le problematiche in cui sono bloccati i restauratori.
Attendiamo risposta: #DarioFranceschinirispondi
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