Nel 2009 è stato adottato il “#taxcredit” con lo scopo di rilanciare il settore #cinematografico in Italia. Preso come modello da Spagna, Francia e Germania, prevede sgravi fiscali per chi investe nella produzione di un film. Negli ultimi 5 anni sono stati stanziati oltre 100 milioni di euro che in parte, secondo una inchiesta di “Report”, avrebbero alimentato un sistema di “finti investimenti”. Dietro al tax credit si nasconderebbe quindi un mercato parallelo, gestito da soggetti che trarrebbero lucro ai danni dello #Stato e tra questi ci sarebbero #banche e società #finanziarie.
Questo sistema illegale e corrotto danneggerebbe il cinema italiano anche perché costringerebbe i giovani #registi e #produttori a cedere a dei ricatti che li obbligherebbe a diventare complici di una truffa pur di produrre le proprie opere. Inoltre gli sgravi fiscali ottenuti indebitamente potrebbero aver arrecato un danno alle casse dello Stato.
Mi chiedo se il #MiBACT, e il #Ministro #DarioFranceschini, siano informati di queste voci e, se sì, cosa aspettano a denunciare questo metodo truffaldino alle autorità competenti e all’Autorità Nazionale Anticorruzione, al fine di accertare tutte le eventuali responsabilità.