MONTEVECCHI (M5S). Signora Presidente, intervengo in merito a una notizia che appare oggi sugli organo di stampa e che cade proprio a fagiolo dopo l’intervento svolto ieri dal nostro Presidente del Consiglio, in questa Assemblea, in cui ancora una volta, forse non tenendo conto degli esiti disastrosi della sua riforma della scuola, si vantava di questa grandiosa riforma, che pure sta avendo molto problemi per quanto riguarda la reale stabilizzazione del precariato, per il fatto di non aver curato la “supplentite”, per il concorsone e per il fatto che sono partiti migliaia di ricorsi. Oggi – udite udite – veniamo a sapere che il dottor Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), ha fatto una segnalazione al Governo e al Parlamento perché intervengano urgentemente in merito a una proroga, prevista proprio nella buona scuola, del luglio 2015, in merito agli appalti per le pulizia nelle scuole.
La proroga, contenuta nella buona scuola di Renzi, era già una proroga della proroga, e in questi giorni stiamo addirittura esaminando un altro provvedimento di legge che prevede un’ulteriore proroga. È accaduto dunque che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l‘Antitrust, con delibera del 22 dicembre 2015, ha accertato l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza in una gara comunitaria indetta dalla CONSIP, nel 2012, per l’affidamento dei servizi di pulizia degli edifici scolastici. Ebbene, quali sono le cooperative coinvolte in questa delibera dell’Antitrust, che tale dunque l’Autorità garante ha sanzionato? Sono le due cooperative rosse Consorzio nazionale servizi, coinvolta nell’inchiesta su Mafia Capitale, Manutencoop e poi Roma Multiservizi, Kuadra e EXITone. Pare che in questa gara, finita nell’ obiettivo e nella rete dell’Antitrust, si siano spartiti oltre un miliardo e mezzo di euro di soldi pubblici.
Dunque, se ricostruiamo un po’ i fatti c’è da concludere (Richiami della Presidente) – e concludo – che l’Antitrust nel dicembre del 2015 si pronuncia con un provvedimento sanzionatorio, a seguito di un’indagine che era già partita molto prima che, nel luglio del 2015, fosse prevista questa proroga nella buona scuola. Ciò ci induce a concludere che il Governo non abbia assolutamente tenuto conto di questa indagine, che l’Antitrust stava promuovendo e portando avanti e che, addirittura, con questo nuovo provvedimento che ci troviamo ad esaminare in Commissione, non abbia neanche tenuto conto delle preoccupazioni e non solo della multa comminata – pur gravissima – ma anche di tutto lo scenario che la multa dell’Antitrust apre in materia di appalti di servizi all’ interno delle scuole.
Il Movimento 5 Stelle non solo ha fatto presente questo fatto in Commissione, ma ha presentato un’ interrogazione e oggi, in Assemblea, rinnoviamo al Governo non solo l’invito di venire a rispondere urgentemente a tale interrogazione, ma di tener conto anche della segnalazione fatta dal dottor Cantone e di porre fine, una volta per tutte, a questi affidamenti che, andando in proroga, escono dall’alveo regolare degli appalti, guarda caso sempre a favore delle cooperative, rosse e non solo. (Applausi dal Gruppo M5S e della senatrice Bignami).
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