Video: Gasparri dovrebbe dimettersi da Vice Presidente del Senato!

MONTEVECCHI (M5S). Presidente, vorrei portare all’attenzione di quest’Aula una vicenda che, in questi giorni, abbiamo letto su tutti i giornali, e alla quale giustamente sono stati dati ampia diffusione ed ampio spazio. Mi riferisco alle parole offensive che un senatore della Repubblica ha rivolto nei confronti di una ragazzina di soli tredici anni, rea di aver difeso il cantante rapper Fedez. «Meno droga, più dieta, messa male» ha scritto il senatore.

Sono solo 33 caratteri, un mini cinguettio lanciato con l’obiettivo di colpire una ragazzina, mirando ad uno dei talloni di Achille di una adolescente, l’aspetto fisico: croce e tormento di ogni ragazza di quella giovane età, come sa bene un adulto, perché è stato giovane, e come dovrebbe sapere bene un padre di famiglia. Una croce ed un tormento – diciamolo perché è importante – acutizzati dal devastante tsunami culturale, attraverso la diffusione di programmi spazzatura profondamente diseducativi e di messaggi pericolosi ed inaccettabili, perché ancora legati a logiche maciste che relegano la donna al ruolo di ancella sexy 2.0 ed esaltano la perfezione estetica e il culto dell’immagine come valori fondamentali, e non solo per la valutazione della persona, sbarazzando così il merito con un colpo di natiche rifatte, ma anche per l’inclusione o l’esclusione da gruppi sociali.

Il nostro senatore ne dovrebbe sapere qualcosa, militando in un partito il cui leader passerà agli annali per essersi maggiormente distinto per la promozione di tale modello culturale più che per il suo smantellamento, sia come parlamentare che come titolare di mezzi di comunicazione ed informazione.

Ma torniamo a quel tweet lanciato probabilmente in preda ad un rigurgito adolescenziale da un cyberbullo istituzionale, come è stato giustamente definito. Risulta ancora più grave questo tweet inaccettabile se consideriamo che arriva a pochi giorni da sconvolgenti episodi di cyberbullismo che hanno riempito nuovamente la cronaca nazionale. E arriva anche quando è in discussione alla 1^a Commissione affari costituzionali del Senato un disegno di legge che ha, come obiettivo, proprio quello di promuovere e proporre soluzioni per combattere questo fenomeno.

Questo tweet è poi rivelatore del personaggio con il quale ci troviamo a che fare. Al riguardo le parole del rapper Fedez – secondo me – centrano il punto. Egli dice: «Ma sono piccoli episodi come questi a essere rivelatori della superbia senza fine e dell’animo ghiacciato con cui molti uomini di potere pensano ai cittadini. Sono piccoli episodi come questi che illuminano a giorno la mania di onnipotenza, l’ego debordante e la mancanza totale di senso di colpa…».

Eppure, l’onorevole Maurizio Gasparri, che è la persona della quale stiamo parlando, vice presidente del Senato della Repubblica italiana, ha disatteso in un solo colpo tutti i propri doveri ed obblighi sia istituzionali che giuridici, civili e morali.

In sostanza, con un solo tweet – la prego, signor Presidente, di lasciarmi il tempo di enumerare queste colpe – il Vice Presidente del Senato avrebbe, in primo luogo, violato le norme del codice penale in materia di diffamazione ed ingiuria, come previsto dagli articoli 594 e 595 del codice penale. In secondo luogo, ha violato l’articolo 54 della Costituzione, il quale recita: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore». Ha violato, ancora prima che siano approvate, le future norme in materia di cyberbullismo. Ha violato i principi morali, istituzionali e civili.

Noi allora chiediamo che questa persona rassegni le proprie dimissioni dalla sua carica di Vice Presidente del Senato (Applausi dal Gruppo M5S), perché una carica così importante, una carica istituzionale così alta non può essere ricoperta da una persona che, già in passato, ha posto in essere comportamenti diffamatori, arroganti ed offensivi ovunque, e in tal senso ricordiamo l’episodio del ditino medio.

Il Movimento 5 Stelle chiede pertanto che il vice presidente del Senato, onorevole Maurizio Gasparri, rassegni le proprie dimissioni e, nel caso non le dovesse rassegnare di propria sponte, si discuta in quest’Aula una eventuale mozione per portarlo a dimettersi. E mi aspetto il totale appoggio del Partito Democratico su questo punto, poiché la senatrice che ha presentato il disegno di legge sul cyberbullismo siede tra i banchi di quello stesso partito, ed è Elena Ferrara. (Applausi dal Gruppo M5S).